Frances vive a New York con la sua migliore amica (l’ottima Mickey Sumner), un tipetto occhialuto Sophisticato e scheletrico che lavora per una casa editrice (“viene pagata per leggere libri”). Lei, invece, fa la ballerina, o meglio, è quello che vorrebbe diventare, in realtà si mantiene facendo l’apprendista in una compagnia di danza contemporanea e facendo lezione a bimbette in tutù e calzamaglia. Ha un fidanzato gattofilo di cui non è innamorata e preferisce vivere con l’amica come “una coppia lesbica che non fa più sesso”. Ma la coinquilina la abbandona e si trasferisce in un appartamento nel lussuoso quartiere Tribeca insieme ad un fidanzato altolocato, grezzo e ignorante.
La separazione è quella di una coppia di amanti, è faticosa, dolorosa, ma Frances non ha paura degli assolo, respira a pieni polmoni la libertà della solitudine. Nel secondo atto ha New York ai suoi piedi, una città piena di possibilità ma anche spietata, dispersiva e competitiva. Non si lascia intimidire, é un’esplosione di entusiasmo, voglia di fare, darsi da fare e fare per gli altri. Bizzarra e stralunata, persino goffa, balla nelle strade della Grande Mela in bianco e nero di Woody Allen sulle note di David Bowie, di Paul McCartney, dei Rolling Stone con la bellezza e la forza espressiva di una Pina Bausch.
La commedia metropolitana di Noah Baumbach è un ritratto d’artista: l’occhio appassionato del regista osserva la sua protagonista e musa, l’attrice indie Greta Gerwig, coautrice della sceneggiatura, con amorevole coinvolgimento. Sembra davvero che incroci il suo sguardo da lontano, un una stanza affollata, mentre sorride ad altre persone lasciando intravedere un’intesa segreta. E’ un film sull’ambizione, l’amicizia, l’amore, i fallimenti e la realizzazione. Si percepisce un’atmosfera da Nouvelle Vague, per nulla nostalgica, autoreferenziale o insopportabilmente snob.
Frances Ha è l’eroina della generazione perduta dei trentenni di oggi. Circondata da cliché, artistoidi con l’American Express di papà e figlie annoiate della ricca borghesia, Frances è una donna determinata che cerca di realizzare i propri sogni e non si nasconde dietro alibi, che impara a crescere anche accettando inevitabili compromessi e piccoli fallimenti, guadagnandosi, letteralmente, il nome del titolo, simbolo della metamorfosi della farfalla.
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